Tema della quarta puntata il rapporto tra politica e immagine femminile, in particolare la strumentalizzazione di un certo tipo di donna in un contesto di forte e generale estetizzazione della politica. Siamo partite dalla Jeune Fille di Tiqqun per arrivare agli scritti di Benjamin su L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, passando per La società dello spettacolo di Guy Debord. Non dimenticando naturalmente esempi di attualità come le elezioni in Francia con il tentativo di dedemonizzazione dell’estrema destra attraverso l’immagine della figlia di Le Pen; la nuova ministra della difesa tedesca, moglie fedele, madre di 7 figli e super donna in carriera; la candidatura dell’avvocata sfregiata dall’acido da parte del PD; l’evoluzione del modello di donna vincente in politica, dalla Tatcher alla femminilità giovane o giovanile, oggi diventata un attributo fondamentale e imprescindibile. L’essere giovani e seduttive è obbligo non solo estetico ma quasi morale, tanto che la femminilità giovanile ha assunto un valore anche etico in quanto portatrice di novità, freschezza, pulizia, moralità. E ancora ci siamo confrontate sul sessismo usato come arma di distrazione di massa dai media mainstream ma anche dalla politica istituzionale stessa, orgogliosa di popolare il gossip che fotografa e scrive delle donne in quanto corpi, acconciature, montature di occhiali, perdita di peso, look e stile, spogliandole completamente delle loro competente. Un processo che sta investendo anche gli uomini, perchè la donna ancora una volta è laboratorio di pratiche che poi vengono estese e applicate a tutti.
Per la rubrica “Donne in arte”, la seconda puntata dell’approfondimento su Camille Claudel. Sul nostro blog www.medea.noblogs.org, potrete trovare anche il testo e i materiali a cui ci siamo ispirate.
Per finire, la storia di Vera e Libera Arduino per la rubrica “Storie di donne”.
Buon ascolto…
La prima parte della trasmissione
e qui la seconda…