Riceviamo e volentieri segnaliamo.
Sabato 11 febbraio, al NoWay Squat di via Asinari di Bernezzo 21/a , dalle ore 16, un pomeriggio dedicato ai temi del femminismo anti-specista. Oltre alla presentazione della rivista Veganzetta, è in programma la proiezione del documentario SIGNS OUT OF TIME, di Donna Read e Starhawk (2004). Il documentario ripercorre la vita e l’opera dell’archeologa lituana Marija Gimbutas (1921-1994) auto-finanziato da un gruppo di sue amiche e collaboratrici a 10 anni dalla sua scomparsa.
Una bella occasione per riscoprire o conoscere il viaggio ostinato di una delle donne che contribuirono a mettere in crisi la narrazione logo-fallocentrica e autorefenziale della storia dell’Occidente. In soli 10 anni ( tra il 1967 e il 1978) la Gimbutas, conducendo scavi nel bacino del Danubio, nei Balcani – in Macedonia e in Tessaglia – e in Puglia, scoprì e decifrò i segni un altro mondo, la civiltà dell’Antica Europa, che parlava una lingua femminile prima delle invasioni indoeuropee. Prima che le muse fossero piegate a cantare l’ira virile di Achille, prima del dispotismo miceneo, prima della segregazione del femminile nella Grecia “culla della civiltà” che abbiamo imparato a scuola, prima che il divino si trasferisse dalla terra al cielo, e che Zeus esiliasse nell’oblio la Dea Madre, proiettando sul mondo un modello verticale del potere e dei rapporti sociali e tra i generi, prosperò una società policentrica, dagli insediamenti privi di fortificazioni. Più che matriarcali – termine che suggerisce un modello di potere specularmente simile al patriarcato, le società della Vecchia Europa erano infatti matrifocali, caratterizzate da rapporti fluidi tra i generi (vi erano ad esempio diffusi i visiting marriages) e socialmente orizzontali ( le necropoli non conoscevano distinzioni di rango nelle sepolture).
Un bel modo per ricordarci che il patriarcato e le gerarchie sono costrutti sociali modellati dalla storia e non enti di natura consegnati all’eternità.
http://piemonte.indymedia.org/article/14055