Tenete le gambe chiuse. Non sorridete, non ammiccate. Mani a posto. Bocca serrata. Non cambiate idea. Non vi fate sorprendere. Siate passive.
E che non vi venga in mente di farvi fare qualche foto, magari osé, come si suol dire…
La modella? Per carità, son vent’anni e senza passare per Palazzo Grazioli che abbiamo capito che è sinonimo di puttana.
Entrare nello studio di un fotografo e spogliarsi, quando non è per il patinassimo e milionario calendario Pirelli, muoversi in modo provocante e disinibito davanti all’obiettivo…sono atti che equivalgono a un invito, ovviamente rivolto all’unica persona presente, vale a dire il professionista che vien pagato per realizzare il servizio: mettimi le mani addosso, costringimi ad un rapporto sessuale…se all’inizio non ho capito e faccio un po’ di resistenza, tranquillo, sono qui per fare delle foto nuda quindi è implicito il mio consenso, ero “edotta della situazione a rischio”…
Sentenza 37752/11 della Corte di Cassazione.
Stuprare una modella che ha posato nuda è fatto di minor gravità, perché la condotta disinibita induce a credere nella disponibilità al rapporto sessuale.
Lo vogliamo capire o no?
Nude o vestite, modelle o insegnanti, dobbiamo urlare, tirar calci, gridare, mordere, pestare, divincolarci, graffiare e correr via strillando.
Dobbiamo farci picchiare, immobilizzare, strappar via i vestiti, bloccare le braccia, buttare per terra, minacciare.
In caso contrario, lo stupro è attenuato.
Un sì non deve diventare no. In caso contrario, lo stupro è attenuato.
Ma un no rimane no. Nonostante la sentenza n. 37752/11 della Corte di Cassazione.
Assurdo che nel 2012 esistano persone, ma sopratutto donne, che la pensino in un certo modo. Mettiamola così, estremizziamo la cosa: io potrei anche andare in giro nuda, senza uno straccio di vestito, ma NESSUNO PUO’ TOCCARMI.
Una donna non va toccata, fine della storia. Non ci sono né come né ma.
Una modella non consenziente non va toccata, come non va toccata una prostituta non consenziente, come non va toccata che so, una donna che ha tradito il compagno.
Il mondo va in questo modo perché ci sono persone, E SOPRATUTTO DONNE, che la pensano ancora così.
@maria: se una donna posa nuda per le foto, vuole dei soldi per essere fotografata nuda. lo so, il concetto è molto difficile da capire, ma sono fiduciosa. ti faccio un esempio più facile? il bagnino che, in spiaggia, si tuffa in acqua per salvare uno che sta annegando. siccome è pagato per il proprio corpo, è evidente che vuole prostituirsi e quindi alè, tutti a stuprarlo. o no?
@Maria: ma non ti vergogni neanche un po’ di ciò che hai scritto?? Nel 2012 una donna riesce ancora a dire che un’altra donna ha meritato lo stupro perché stava esercitando la professione della modella??
Per me una donna che posa e per questo viene retribuita è una donna che lavora e basta!
E quindi, Maria, per te è legittimo stuprare una prostituta? E comunque no, per quanto più o meno condivisibile posare nuda non è vendere il proprio corpo.
Ma a monte, se una donna posa nuda per le foto non sta forse vendendo il suo corpo? e vendere il proprio corpo non è sinonimo di prostituta?
invece del peperoncino spray, per difesa, si potrebbe cominciare ad usare l’acido… come ha fatto questa mamma quando ha saputo che il marito aveva violentato la figlioletta!
http://attualissimo.it/violenta-la-figlia-la-moglie-lo-sfigura-con-lacido-il-video/