Maternità e lavoro. Una breve rassegna stampa di alcuni articoli usciti nelle scorse settimane che hanno stimolato una serie di riflessioni e di ragionamenti sul tema.
Il primo riguarda l’annuncio di Facebook e Apple che hanno deciso di offrire alle loro dipendenti la possibilità di congelare i propri ovuli per permettere loro di far carriera. Cosa significa pretendere di fare figli a 50 anni? Di voler essere madri a tutti i costi?Quanto e quando la maternità è una scelta libera e consapevole e non un bisogno/desiderio indotto? La realizzazione di una donna passa per forza attraverso l’essere madre? Quanto è stigmatizzata la scelta di non fare figli? E quanto dolorosa e inaccettabile l’opzione di non poterne avere?
L’altro articolo presenta la maternità come un master che agevolerebbe le donne nel farsi strada nel mondo del lavoro e nel gestire il proprio ruolo di leader. La maternità sarebbe una sorta di palestra di leadership al punto che le presunte “supercapacità materne” potrebbero essere usate anche al di fuori del contesto privato/famigliare. Esperienze personali che vengono dunque messe a frutto per essere inserite pienamente nel processo di valorizzazione capitalistico, in un discorso che pretende di includere l’istinto materno in una dimensione innata e biologicamente/naturalmente appartenente alle donne.
A questi link trovate gli articoli.
http://www.wired.it/scienza/2014/10/15/facebook-apple-congelamento-ovuli/
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