* Perchè il supplizio di Reyhaneh possa avere memoria
La condanna a morte di Reyhaneh, giovane iraniana impiccata sabato scorso dopo 7 anni di carcere per aver ucciso l’uomo che aveva tentato di stuprarla. La sua storia, la vicenda giudiziaria, il suo testamento inviato per lettera alla madre. La sua vicenda inquadrata nel contesto geopolitico iraniano più generale dove è in atto un fortissimo braccio di ferro tra cosiddetti progressisti e conservatori. Solo una decina di giorni fa l’approvazione di una legge “sulla virtù” secondo cui ogni cittadino è chiamato a fare il delatore e dunque a denunciare comportamenti non islamicamente ortodossi e corretti di cui venisse a conoscenza. Non si contano inoltre le aggressioni e le violenze contro le donne “colpevoli” di non indossare in maniera idonea il velo, che vengono punite e sfregiate con l’acido. E ancora i negoziati sul nucleare tra i G5 con l’Iran con una convergenza sempre più forte tra Usa e Teheran.
* Aborto e diritti glbtq nelle elezioni in Brasile
Le elezioni in Brasile si sono concluse con la conferma di Dilma Roussef che ha vinto con pochissimo scarto sui suoi avversari conservatori, filoamericani e destrorsi. Il tema dell’aborto e i diritti glbtq sono stati tra i temi caldi della campagna elettorale, in un paese dove per legge si può ricorrere all’ivg solo in caso di stupro o di pericolo di morte per la donna. I candidati che hanno maggiormente osteggiato la possibilità di legiferare in termini nuovi su queste materie, hanno di fatto portato a casa moltissimi voti. “Meglio un figlio morto che un figlio omosessuale”, “Lotterò fino alla morte affinchè alle donne non venga consentito di abortire” sono tra le dichiarazioni che hanno rilasciato i candidati che hanno avuto maggior successo alle urne.
* Un approfondimento sulle leggi riguardanti l’Ivg in America Latina
Anche negli altri stati le cose non vanno meglio. Dal Perù in cui sono introvabili i preservativi, fino al Nicaragua, passando per l’Argentina, i poteri forti della destra conservatrice e della cultura vaticana hanno impedito un rinnovamento e una trasformazione sociale radicale rispetto al diritto di libertà e autodeterminazione delle donne e del mondo glbtq. Nella maggior parte dei paesi l’aborto resta un tabù. Leggi repressive e oscurantiste costringono nell’ombra e nella clandestinità la pratica dell’ivg e condannano, stigmatizzandoli fortemente, comportamenti che eccedono la normatività eterosessuale. Stando così le cose, le cifre dell’aborto clandestino e delle morti per aborto sono stratosferiche e dimostrano la drammaticità di una situazione destinata a non essere affrontata e risolta nemmeno dalle cosiddette forze progressiste. Unica eccezione l’isola di Cuba, dove la pratica dell’ivg è completamente depenalizzata e contraccezione e prevenzione sono questioni all’ordine del giorno nell’agenda della sanità pubblica nazionale.
* Il racconto della contestazione agli antiabortisti che sabato scorso hanno sfilato nel centro di Milano scortati dai fascisti di ForzaNuova e un numero spropositato di poliziotti e carabinieri
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