LE DONNE TRA FASCISMI E RESISTENZE
In questa puntata abbiamo raccontato le condizioni della donna durante il periodo fascista, in particolare facendo riferimento alle leggi sul lavoro, sul codice famigliare e alla forte saldatura con la Chiesa cattolica.
Collocare la storia delle donne in Italia durante il ventennio fascista di fatto equivale a tracciare la storia dell’Italia stessa, dal punto di vista culturale, sociale ed economico prima ancora che politico: è la storia del tentativo di costruire un ordine sociale caratterizzato da stabilità, disciplina e uniformità, dando vita ad una società compatta, profondamente gerarchizzata e che arginasse le spinte profondamente rivoluzionarie che si davano in quel momento storico.
Una delle pietre angolari per la realizzazione di questo ordine sociale, il modello cui uniformare un’intera comunità per quanto riguardava comportamenti, ruoli e relazioni non poté che essere, oggi come allora, la famiglia, quale si era precisata a partire dal primo Novecento: la famiglia piccolo borghese, in cui tutto ruotava intorno ai due cardini dell’esclusione delle donne e del potere indiscusso del capofamiglia maschile… la famiglia in cui vi era “un padre serio e severo, una madre tutta rivolta alle cure della casa e della famiglia, in cui le relazioni domestiche erano rigorosamente gerarchiche.
È lo stesso Mussolini, su Il Popolo d’Italia dell’agosto del 1934 a definire il lavoro femminile come preoccupante stimolo all’indipendenza, ostacolo alla maternità e causa della disoccupazione maschile… non stupisca che proprio sul primo di questi due passaggi, decenni dopo, il movimento femminista abbia costruito, nell’Occidente industrializzato, riflessioni e pratiche di autonomia di sé; e sul secondo, il problema dei ruoli rispetto a produzione e riproduzione, il capitalismo abbia concepito non solo la teoria della femminilizzazione del lavoro quanto piuttosto la riduzione delle donne a dispensatrici di Welfare gratuito.
Per la rubrica “Donne in arte”, la vita e l’opera della poetessa Saffo, con l’approfondimento intitolato “Saffo o i frammenti di un discorso amoroso”, che trovate interamente pubblicato qui sul blog.
Per la rubrica “Storie di donne”, la vita della combattente partigiana Elsa Oliva raccontata attraverso la sua voce e la sua narrazione raccolta nel testo “La resistenza taciuta. Dodici vite di partigiane piemontesi”, a cura di Annamaria Bruzzone e Rachele Farina, Ed. La Pietra, 1975. Anche questi materiali sono pubblicati qui sul blog.
Per riascoltare la puntata, qui la prima parte
e qui la seconda