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La lotta delle operatrici e degli operatori sociali di Torino

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Alle operatrici e agli operatori sociali va naturalmente tutta la nostra solidarietà. Lunedì saremo con loro a presidiare la piazza di fronte al Comune di Torino.

Il coordinamento “operatori sociali non dormienti” di Torino ha indetto, per lunedì 7 maggio, una giornata definita “Welfare Day“, 24 ore di sciopero durante le quali gli/le aderenti porteranno in piazza Palazzo di Città (dove ha sede il Comune di Torino) i servizi alla persona che normalmente svolgono all’interno delle strutture. I dormitori allestiranno una zona notte per dormire, i servizi diurni organizzeranno laboratori, sportelli informativi e attività varie…
L’obiettivo è far conoscere a quanti più possibile il lavoro che quotidianamente viene svolto ed erogato con sempre maggiori difficoltà, a causa dei numerosi tagli che sono in costante aumento e insieme far capire quale patrimonio si perderebbe se non esistessero più i servizi alla persona.
Soprattutto in questo periodo in cui il terrorismo legato all’allarme “CRISI!” giustifica qualunque taglio e disagio a danno dei cittadini e dei lavoratori a cui viene imposto il sacrificio che i fautori della crisi non faranno mai.

Tagli che il più delle volte riducono le attività al minimo indispensabile, se non portano alla chiusura totale dei servizi e delle strutture, a causa dell’insostenibilità economica da parte delle cooperative che li gestiscono.
Comune e ASL hanno da tempo iniziato a esternalizzare i servizi alle cooperative in sostituzione del Servizio Pubblico, coop che da diversi mesi non ricevono il regolare pagamento delle fatture, trovandosi costrette all’indebitamento con le banche e spesso a non erogare gli stipendi ai propri lavoratori e lavoratrici costretti per mesi a non ricevere il dovuto compenso.
Ma i servizi sono un diritto dei cittadini e in quanto tali vanno garantiti e pagati, soprattutto in questo momento di crisi e alla luce del fatto che non è vero che i soldi mancano, semplicemente vengono sprecati o male impiegati (attraverso la non riscossione dell’affitto di edifici pubblici, la caserma di via Cernaia non l’ha mai pagato per esempio, i premi di produzione dei consiglieri, il mantenimento del CIE, il tav e la militarizzazione della valle…).
Senza dimenticare che il salario è un diritto delle lavoratrici e dei lavoratori e in quanto tale deve essere garantito.

Invitiamo tutte e tutti a partecipare alla giornata del 7 maggio che avrà il seguente programma:
– alle h. 12: ritrovo in piazza sotto il Comune, allestimento dei gazebi e preparazione dell’evento.
– h. 14: ass. OPPORTUNANDA con breve redazione dell’ultimo numero “Scarpe da tennis”.
– h. 15 CONFERENZA STAMPA
– h. dalle 16 alle 18: PRESIDIO SOTTO IL COMUNE.
– h. 20: CENA IN PIAZZA
– h. 21: ANIMAZIONE SERATA CON ARTISTI VARI(MUSICA,GIOCOLERIA, TEATRO..)
– nella notte: gli ospiti dei dormitori e gli operatori e chiunque voglia fermarsi, dormiranno nella tendopoli allestita.
– COLAZIONE tutti/e insieme

Per la difesa del welfare, Per la difesa del salario.

Perché a pagare la crisi non devono essere i lavoratori e gli utilizzatori dei servizi sociali!

IMPORTANTE – Serve che chi può porti: Cartelloni, strisicioni, colori, pennarelli, coperte, materassini, carta igienica, mutande (sia maschili che femminili) e mollette per stendere. Cibi e bevande (tovaglioli, bicchieri plastica, buste per immondizia, posate..), sedie.

Posted in comunicati/volantini, crisi/debito, iniziative, precarietà, resistenze.