Torna in auge la medicina di genere, propugnata dalle stesse donne come una nuova conquista nel campo della “parità”. Ma siamo davvero alle soglie di una nuova “emancipazione”? O forse si tratta solo di un cambiamento nella pratica di controllo del corpo della donna?
Partendo da queste domande, vediamo i processi storici e sociali tramite cui si è concretizzata la medicalizzazione del corpo femminile, sul quale diverse istituzioni hanno attivato dispositivi di potere finalizzati alla regolamentazione dei corpi. Attraverso la storia delle pratiche e dei saperi delle donne, e di come questi sono stati man mano espropriati dall’uomo-medico, arriviamo all’oggi, dove la gestione dei sistemi della salute si interseca con le dinamiche del sistema economico e dove il controllo del corpo della donna non si limita agli attacchi diretti alla legge 194, ma passa anche attraverso la medicalizzazione sbandierata come conquista.
Sabato 25 giugno dalle ore 15.30, Consultoria Autogestita, Via dei Transiti 28, Milano.
h. 15.30 presentazione e proiezione del video “sombresentience” di dynamoscopio, 2010
h. 16:00 “saperi strappati” – l’antropologa Michela Zucca introduce una ricostruzione storica dell’esproprio da parte del potere maschile sulle pratiche riguardanti salute, gravidanza, parto e conoscenza del proprio corpo
“vaccinatele tutte!” a chi fa bene davvero il vaccino contro il papilloma virus?
A seguire, dibattito con lavoratrici di ostetricia e ginecologia