Violenza e sessismo sono presenti anche all’interno dei movimenti politici.
Abbiamo individuato 3 macrotemi su cui iniziare a confrontarci e fare rete:
- Riconoscere e nominare la violenza e il sessismo e sviluppare pratiche condivise di prevenzione e gestione/reazione.
- Destrutturare le dinamiche sessiste e di potere all’interno dei processi decisionali e nelle pratiche di movimento
- Dare legittimità politica all’antisessismo, conquistando spazi di discussione e rendendo strutturale il discorso e le pratiche antisessiste all’interno delle lotte.
Le strategie ipotizzate e da sviluppare sono:
- Creazione di spazi di analisi ed elaborazione separata come momenti di crescita e che funzionino da riferimento e da stimolo (cercando di non cadere in dinamiche di delega)
- Diffondere la pratica dell’autodifesa come pratica separata per sviluppare crescita, consapevolezza, trasformazione, empoderamiento, forza e sicurezza personale e collettiva.
- Creare dentro le assemblee di gestione e politiche dei collettivi misti, spazi di discussione sulle proprie relazioni, linguaggi, dinamiche di potere e di decisione
- Decostruire e ricostruire dinamiche decisionali e di potere anche attraverso nuove regole di comunicazione e di decisione. A questo proposito gli strumenti concreti ipotizzati sono: lista interventi, tempi interventi, ordine del giorno, vademecum, consenso e non maggioranza nelle decisioni, uso del femminile
- Far notare e nominare qui e ora atteggiamenti,dinamiche e linguaggi sessisti
- Utilizzare strumenti di confronto sulle teorie e sulle pratiche diversi dalla classica assemblea: giochi, workshop, laboratori, discussioni tematiche, autoinchiesta. In questo contesto un ruolo importante ha l’autoformazione: contaminare il misto con pratiche e contenuti femministi e transfemministi.
- Non essere sol* nell’affrontare il tema, è importante individuare alleanze interne al proprio spazio, sul proprio territorio e sul territorio nazionale: rete, mailing list, altri momenti di incontro nazionale, condivisione delle buone pratiche
- Applicare quanto emerso negli spazi di discussione ai contesti di socializzazione, piazza, etc attraverso la caratterizzazione dei contesti e degli spazi (es. in feste eventi: “vestire” lo spazio, migliorare la comunicazione, produzione di immaginario, creare spazi safe; in piazza attivare pratiche di piazza differenti, rendere femministe e transfemministe piazze e lotte legate ad un immaginario più tradizionale
- Essere consapevoli del fatto che il modo di attraversare uno spazio e caratterizzarlo è un atto politico
- Riconoscere e applicare l’intersezionalità delle lotte.
L’antisessismo non è un tema ma una visione del mondo prioritaria e imprescindibile per un movimento che si vuole rivoluzionario. Siamo solo all’inizio, il lavoro continua…