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Diario di bordo – MeDeA a Caracas

27/02/2011

Clicca qui per sentire la prima corrispondenza audio di MeDeA da Caracas:

primo report caracas

Abbiamo partecipato come compagne di Medea alla prima iniziativa di questo viaggio nella capitale venezuelana. Il 27 febbraio è una data significativa e importante per il Venezuela. Verso la fine degli Anni 70 infatti, la crescente recessione internazionale e saturazione del mercato petrolifero iniziarono a scuotere la stabilità economica del Venezuela. I proventi derivanti dal petrolio diminuirono, la disoccupazione e l’inflazione aumentarono e con esse crebbe anche il debito estero. Il crollo del prezzo del petrolio nel 1988 dimezzò le entrate del paese, ponendo seri dubbi sulla possibilità del Venezuela di ripagare il suo debito estero. Le misure di austerità introdotte nel 1989 da Pérez innescarono un’ondata di proteste, culminate in tre giorni di sanguinosi scontri, chiamati “El Caracazo”, che costarono la vita a 300 persone. E oggi, a più di vent’anni di distanza, abbiamo partecipato alla grande manifestazione organizzata dal governo Chavez a Caracas, a cui hanno aderito migliaia e migliaia di persone, appartenenti al Partito Socialista come all’Università bolivariana o la Milizia Popular;

vecchi e bambini, uomini e donne, e tra queste le varie delegazioni che parteciperanno alla Conferencia Mundial de Mujeres de Base, organizzata da “El Movimiento de Mujeres Ana Soto”. Una fiumana di donne ha percorso le strade della grande metropoli di Caracas, una città in cui si respira più benzina che ossigeno, impugnando bandiere e striscioni, “marciando insieme, unite nel socialismo”.
Il corteo si è concluso con un lungo discorso del presidente Chavez e alcuni interventi di esponenti del Partido Socialista Unitario de Venezuela, ricordando la ribellione di allora e come questa ha inciso sul loro presente.

Clicca direttamente sulle foto per ingrandirle!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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