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In alto la bandiera!

Riceviamo da una nostra amica e compagna No Tav e volentieri pubblichiamo.

Di Ermelinda

Domenica 13 febbraio molte donne ma anche tanti uomini della Valsusa, hanno partecipato al corteo delle donne a Torino.Molte si sono sparpagliate nella massa umana veramente imponente, altre abbiamo scelto di esibire le bandiere notav per dare visibilità alla nostra lotta e al nostro protagonismo sociale come donne col cervello.

L’indicazione delle organizzatrici della piazza (donne di area PD e sue diramazioni nel sindacato e nelle associazioni di donne, elite intellettuale varia) era quella che non dovevano esserci simboli di partito, sindacato, associazioni, movimenti, ecc…Così, appena abbiamo disposto le bandiere a mò di striscione e ne abbiamo issato una su un’asta è cominciato un viavai di persone, anche molti uomini,che ci chiedevano con le buone ma soprattutto con le cattive di togliere le bandiere.

Tutte ci siamo prodigate a spiegare il senso della nostra bandiera e il fatto che ormai da dieci anni la portiamo ovunque e anche con una certa fierezza. Non ci sentivamo affatto fuori luogo per il semplice fatto che potevamo testimoniare un modello di donna nè velina nè velata ma col cervello e la pratica della lotta. Siamo state più volte insultate con inviti vari a metterci la bandiera  in quel posto(ma il signore in questione ha detto culo) e altre volgarità simili. Naturalmente non abbiamo ceduto, anzi abbiamo capito che dovevamo alzare più in alto la nostra bella bandiera, proprio perchè dava così fastidio.

Ma perchè tutta questa solerzia da parte di donne e uomini dei vari apparati politicanti presenti in piazza? e Fassino e company che hanno sfilato per un pezzo in corteo tra le prime file non rappresentavano un simbolo di partito? E’ chiaro che le bandiere NOTAV esplicitavano quella contraddizione per cui da una parte si esige il rispetto delle donne, da un’altra però le si vuole zittire
se esprimono opinioni discordanti con quelle del partito più assatanato nel cercare di imporre il tav ad una valle che non lo vuole.

Forse siamo libere di esprimere ‘solo’ le loro opinioni?

Inoltre lungo il tragitto, moltissime persone ci hanno applaudito, fotografato, abbracciato: a riprova che la bandiera dava fastidio solo alle e ai politicanti in cerca di voti per le prossime elezioni, mentre la base, le persone che come noi vivono nella difficoltà di questa crisi economica e culturale, hanno dimostrato la loro solidarietà ad una lotta che esige il rispetto della terra e della natura e che anche attraverso il massiccio protagonismo delle donne è un esempio in tutta Italia. Abbiamo terminato il corteo con un intervento in piazza dal furgone di un gruppo di studentesse che avevano uno striscione che recitava NOI CI SIAMO SEMPRE….faceva al caso nostro!

Al ritorno sul treno a parte la rabbia per le pressioni subite per circa tre ore, avevamo tutte le faccie soddisfatte, le belle faccie di chi opera nel giusto, nella trasparenza e nella determinazione ad andare avanti, ovunque…e con la nostra bandiera NOTAV!

Posted in comunicati/volantini, resistenze, storie di donne.


One Response

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  1. simone says

    Se si manifesta per le donne è assurdo portare altre cause, perchè? perchè chi manifesta per il diritti delle donne può non essere daccordo con te sul No TAV. Io personalmente son daccordo. MA immagina voi portate il No TAV un’altro pro TAV uno la bandiera del PD io non mi sento del PD, mi dissocio. Lo scopo era di richiamare tutte le donne anche quelle del PDL come la ragazza che raccoglie firme all’interno del PDL per far dimettere la minetti. Se voi portate le bandiere del no TAV, manifestate per il no TAV. Nobile ma fuori luogo. scusate ma sembrate i leghisti che sventolano le bandiere al giro d’Italia non centra nulla e fate solo la figura delle ottuse. Altro sarebbe portare volantini per promuovrere la causa. La bandiera sminuisce la vostra causa e quella della manifestazione. Se si dichiara di manifestare per la causa X ognuno poi porta la propia causa in piazza con la propia bandiara alla fine si è manifestato per tutto e per niente.