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Per liberare il tuo corpo in catene, devi spezzare chi te le tiene

Riceviamo e volentieri condividiamo da ogo.noblogs.org

Come ogni primo sabato dei mesi dispari, anche oggi il comitato cattolico integralista No194 si è ritrovato a Milano per pregare contro aborto ed eutanasia davanti al Niguarda – ospedale dove la percentuale di obiezione di coscienza arriva al 90%. Sebbene questa volta i preganti fossero ben protetti da un folto cordone di agguerriti poliziotti, siamo ugualmente riuscit* a disturbare lo svolgimento della maratona di preghiera con canti, slogan e ironia. Ci siamo anche pres* più spazio bloccando il traffico a momenti alternati con  uno striscione che diceva “Fuori dagli ospedali obiettori, cav e preganti” e abbiamo creato un po’ di confusione fra le forze del disordine. Di fronte ai cartelli dei preganti che equiparavano l’aborto all’olocausto, all’omicidio e al femminicidio, abbiamo ribadito il nostro rifiuto alla morale cattolica che vorrebbe colpevolizzarci, inculcarci vergogna e senso del peccato, come anche alle leggi dello stato che vorrebbero sottrarci il potere di decidere della nostra vita e della nostra morte. Nel volantino distribuito abbiamo rivendicato la depenalizzazione dell’aborto e spiegato che non vogliamo più difendere la 194, una legge che permette a medici, assistenti sociali e giudici il controllo sui nostri corpi e che introduce l’obiezione di coscienza per il personale medico e paramedico. Ma quale stato, ma quale dio, del mio corpo decido io!
Segnaliamo che il pomeriggio del 12 aprile i cattolici integralisti faranno una marcia contro l’aborto nel centro di Milano – questa cosa ci disgusta e ci auguriamo che neanche lì  riescano a pregare indisturbati con le loro litanie! Speriamo pure che venga data autorizzazione alla pioggia di infradiciare i preganti  anche questa volta !!!

Posted in aborto, anticlericale, autodeterminazione, comunicati/volantini, controllo, corpi, iniziative, sanità pubblica.

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